All’interno dei nostri portafogli ovviamente ognuno di noi possiede un determinato quantitativo di banconote, esse sono ovviamente presenti in vari tagli, che vanno da un minimo di 5€ fino ad un massimo di 500€, il cui numero presente sulla faccia anteriore ne indica ovviamente il valore in termini economici.
Può capitare però che alle volte il valore della banconota sia più alto rispetto a quello indicato dal numero anteriore, a definirlo è il codice alfanumerico presente sulla faccia posteriore in alto a destra e in basso a sinistra, la cui composizione in cifre e lettere sta appunto ad indicare la rarità della banconota, cosa che per il collezionista giusto può significare anche cifre importanti da sborsare per cercare di accaparrarsela, vediamo i dettagli insieme.
Codici e ripetizioni
A definire la rarità di una banconota è appunto quel codice, nel dettaglio maggiore è il numero di cifre uguali e consecutive presenti, tanto più rara sarà la banconota, le cifre dunque devono essere consecutive, un elevato numero di cifre uguali ma spaiate non ha valore.
Vediamo un po’ i casi:
- 5 cifre uguali e consecutive: Solo uno o due biglietti su circa duemila banconote presentano cinque ripetizioni, ciò li rende non comuni.
- 6 cifre uguali e consecutive: In questo caso abbiamo 1 o 2 biglietti su 25.000 stampati, questo rende la banconote rare.
- 7 cifre uguali e consecutive: Qui abbiamo solo 1 o 2 biglietti su ben 200.000 e sono da ritenersi rarissimi.
- Solo un biglietto su un milione di banconote stampate può avere nove numeri uguali e consecutivi, esso è da considerarsi estremamente raro.
Ovviamente a ciò va aggiunto un piccolo dettaglio, le banconote assimilabili ad una delle categorie in alto, devono anche essere in buone condizioni, dal momento che uno strappo o una sgualcitura di troppo, può irrimediabilmente comprometterne il valore.