Ormai da parecchi anni è stata accettata l’ipotesi che l’estinzione dei più grandi rettili della storia, i dinosauri, sia stata provocata da un asteroide schiantatosi sulla Terra circa 65 milioni di anni fa. Oggi, però, sembra che questa non sia l’ipotesi migliore per spiegare la scomparsa di questi grandi rettili dal nostro Pianeta. Infatti, sembra che a determinare la loro estinzione non sia stato un asteroide, ma una cometa.
Ad avanzare questa ipotesi è uno studio pubblicato sulle pagine della autorevole rivista Scientific Reports da un team di scienziati dell’Università di Harvard. Questi ultimi, prima di affermare ciò, hanno eseguito delle nuove simulazioni che hanno permesso loro di ipotizzare che la causa dell’estinzione dei dinosauri sia da ricercare in una cometa. Ma non in una cometa qualsiasi, bensì in quella originatasi dalla sfera di detriti ai margini del Sistema solare, la nube di Oort
, culla di tutte le comete.Secondo la simulazione condotta dagli scienziati americani, la cometa è stata spinta fuori rotta dal campo gravitazionale del gigante Giove durante la sua orbita e poi proiettata verso il Sole. Ma, giunta vicino alla nostra stella, il corpo celeste è stato fatto a pezzi dall’attrazione gravitazionale del Sole stesso. Uno di questi frammenti generatisi è poi piombato sulla Terra, all’incirca 65 milioni di anni fa. Periodo questo, al quale risale l’estinzione di massa dei dinosauri e, contemporaneamente, l’apertura all’evoluzione dei mammiferi che iniziarono a colonizzare il Pianeta.
Conferme a questa ipotesi potrebbero giungere dalle analisi che dovranno essere eseguite e che riguardano la chimica dei crateri d’impatto terrestri, come Chicxulub. Quest’ultimo, infatti, è proprio il cratere generatosi a seguito dell’impatto di un frammento proveniente da quella stessa cometa che condusse alla scomparsa dei grandi rettili terrestri.