Una delle più note veggenti aveva previsto l’epidemia poi divenuta pandemia, dichiarando anni fa che una malattia infettiva avrebbe colpito milioni di cittadini in tutto il mondo e si sarebbe espansa a macchia d’olio a partire da un preciso epicentro.
Se questo non bastasse, l’anziana di nome Baba Vanga, donna ungherese spirata l’11 agosto 1996 dopo una vita trascorsa come mistica e chiaroveggente, aveva già predetto numerosi eventi che nel tempo si sono verificati. Tra questi, la disgregazione dell’URSS, la data di morte di Stalin, l’attentato alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001 e il terremoto e maremoto dell’Oceano Indiano del 2004.
Per questo motivo, nel panorama dei mistici, è una delle figure maggiormente considerate.
Dopo l’attribuzione della profezia circa l’arrivo della pandemia, la chiaroveggente ungherese ha anche aggiunto che seguiranno periodi di grande fermento e preoccupazione.
A questi, si aggiungeranno ulteriori disastri (il che non è del tutto inverosimile, considerando la crisi climatica attualmente in corso e le conseguenze che sta già avendo al momento).Previsione o meno, ad oggi è certo che l’uomo abbia la possibilità di intervenire drasticamente per far sì che queste circostanze non si verifichino, o quantomeno siano ridimensionate rispetto all’impatto che avrebbero se tutto restasse identico, se le emissioni non venissero diminuite, se la produzione di rifiuti in plastica e l’aumento delle temperature proseguissero la loro (in)naturale ascesa.
Il momento migliore per agire è ora: siamo sufficientemente consapevoli dei danni enormi che stiamo arrecando al nostro pianeta da poter prendere in mano la situazione. Se non lo faremo, condanneremo il nostro mondo e l’umanità intera all’estinzione.