Vi siete mai chiesti quali sono i meccanismi che si attivano all’interno del nostro cervello quando ci sorprendiamo per qualcosa? Alcuni ricercatori hanno risposto a questa domanda indagando in maniera dettagliata i processi cerebrali che sottendono i meccanismi collegati tra sorpresa, aspettativa ed illusione.
Lo studio in questione, pubblicato sulla rivista Current Biology, riporta la firma di un nutrito team di scienziati del Cnr-In e delle Università di Firenze e di Pisa. Nello specifico, nel loro lavoro, gli scienziati italiani hanno studiato in che modo il nostro cervello genera le aspettative sul mondo che ci circonda. Essi sono partiti considerando il fenomeno noto come dipendenza seriale in cui i soggetti tendono a confondere le proprietà di oggetti che hanno di fronte con quelle di oggetti visualizzati poco prima.
Si tratta di un fenomeno che mette in risalto il fatto che il nostro cervello cerca costantemente di prevedere quello che accadrà attingendo dall’informazione più affidabile del futuro. Gli studiosi italiani hanno generato una serie di stimoli visivi ordinari, inframmezzati da stimoli illusori. Successivamente, essi hanno analizzato il comportamento dei soggetti in prossimità di questi stimoli illusori e hanno scoperto che il loro cervello, per plasmare le proprie previsioni, utilizzava uno scambio continuo e reciproco di segnali nervosi di livello più alto con segnali più grezzi.
I ricercatori si aspettavano di osservare meccanismi locali, circoscritti alle prime aree sensoriali invece, i dati ottenuti hanno mostrato che il fenomeno della dipendenza seriale nasce da un dialogo tra le aree di alto livello (dedicate all’elaborazione della memoria) con le prime aree sensoriali. Il nostro cervello è una rete molto intricata e questo studio dimostra come le previsioni siano un aspetto fondamentale del suo complesso funzionamento.