Uno dei beni principali di ogni cittadino è senza ombra di dubbio il suo conto corrente, nel mondo attuale infatti, soprattutto alla luce della grande espansione subita dai vari conti online elettronici, esso risulta una componente fondamentale nella vita, dal momento che consente l’accesso a numerose possibilità dal punto di vista finanziario, come effettuare semplici pagamenti oppure richiedere finanziamenti.
Ovviamente ognuno adopera in vari modi i propri conti bancari, c’è che appunto li adopera per effettuare investimenti di vario tipo, oppure chi gradisce usarli come semplici conti deposito per tenere al sicuro il proprio denaro anche dai classici furti d’appartamento, tutte possibilità ovviamente offerte da ogni istituto bancario.
A sapere però queste opzioni non siamo solo noi comuni consumatori, infatti d’ora in avanti per così dire, anche l’Agenzia delle Entrate è venuta a conoscenza non tanto del fatto che i suoi contribuenti hanno un conto in banca, bensì parliamo di tutte le anagrafiche connesse ai vari conti con lo status del conto.
Inutile stare a sottolineare troppo che tutto ciò ha delle ripercussioni dal punto di vista fiscale, l’ente governativo infatti, conoscendo lo status del conto e confrontandolo con le situazioni fiscali del suo possessore, potrebbe tranquillamente optare per un pignoramento delle cifre presenti su di esso, oppure, in caso di mancata copertura, procedere segnando il conto e deviando i pagamenti in ingresso verso l’agenzia stessa.
Si tratta di una soluzione possibile, ciò non vuol dire però che ora tutti i conti della nazione saranno pignorati, bensì che solo le situazioni davvero complesse verranno risolte in questo modo forzoso e solo a seguito comunque di una notifica di preavviso che lascerà al debitore 60 giorni per il saldo normale o a rate.