È noto alle cronache che il Canone Rai rientra tra le tasse più odiate dagli italiani. Come è possibile evitare di pagarla visto che viene addebitata in automatico sulla bolletta dell’energia? Ecco quando non si deve versare l’imposta sulla TV.
Il Canone Rai: la tassa obbligatoria più odiata dagli italiani
La tassa sulla televisione, più comunemente chiamata Canone Rai, ha sempre lasciato l’amaro in bocca ai più. Infatti sono sempre in crescita gli utenti che ormai utilizzano altri canali per vedere i programmi preferiti. Basti pensare ai servizi di streaming come Netflix oppure alla Pay-TV di Sky e Mediaset Premium.
L’evasione di questa tessa era talmente alta e incontrollata che dal 2016 è stata inserita a rate nella bolletta della corrente elettrica. Tuttavia non tutti sono obbligati a pagare il Canone Rai. Esistono delle particolari esenzioni. Una di queste rientra nella Legge 104.
Chi rientra nella Legge 104 e può non pagare la tassa sulla TV
Solo una categoria della Legge 104 può non pagare il Canone Rai. Infatti la condizione perché si possa applicare questa esenzione è avere la residenza in una casa di riposo.
Ovviamente non sono gli unici ad essere esonerati dal pagare questa tassa. Il sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate ne elenca i casi spiegando nei dettagli le condizioni. Ad esempio coloro che non possiedono un televisore in casa. Di contro se si hanno almeno un computer o uno smartphone devono pagare il Canone Rai.
Altra condizione è avere più di 75 anni e un reddito inferiore a 8.000 euro all’anno compresi familiari e conviventi che vivono sotto lo stesso tetto. Sono inclusi anche i collaboratori domestici. Da ultimo i militari e diplomatici non devono pagarlo.
Ecco le indicazioni presenti sul sito dell’Agenzia delle Entrate per disdire il Canone Rai. “La dichiarazione di non detenzione, per avere effetto per l’intero anno, deve essere presentata a partire dal 1° luglio dell’anno precedente ed entro il 31 gennaio dell’anno di riferimento. La dichiarazione presentata dal 1° febbraio ed entro il 30 giugno dell’anno di riferimento ha effetto per il canone dovuto per il semestre luglio-dicembre del medesimo anno”.
Altra tassa impegnativa per gli italiani è quella dell’automobile. Esistono però alcune condizioni che agevolano il pagamento del Bollo Auto.