In orbita abbiamo ormai 1000 satelliti localizzati a circa 550 Km di quota rispetto alla superficie terrestre. Obiettivo della missione che vede impegnato Musk ed i suoi ingegneri è quello di consolidare una rete Internet via satellite che argini una volta per tutte le barriere imposte dal digital divide.
Le aree più remote del pianeta potranno beneficiare di un sistema di connettività always on che non risente dei tradizionali problemi di una connessione terrestre via etere o via cavo. un tweet di SpaceX rilasciato postumo al fallimento dell’ultimo lancio (numero 108) di un Falcon 9 recita:
“Starlink continuerà l’espansione fino a raggiungere nel 2021 una copertura quasi globale delle regioni popolate del mondo”
Il punto di convergenza della nuova missione è quello di raggiungere 1500 satelliti in orbita nella prima fase del progetto, con l’obiettivo di realizzare un array di almeno 12.000 satelliti ora confermati dall’autorizzazione rilasciata dalle autorità competenti. La società ha fatto sapere che sono in corso ulteriori test negli USA ed in alcune aree del Regno Unito. Sono attive le prenotazioni online del servizio Internet satellitare mentre si mette in conto una tempistica utile di almeno sei mesi prima di procedere alla messa in opera dei sistemi.