Perseverance è il nome del rover della NASA che qualche giorno fa, dopo aver percorso 470 milioni di chilometri, è atterrato su Marte dopo 7 minuti di terrore. Si tratta del primo rover progettato per raccogliere e conservare campioni di roccia. La missione del rover sarà quella di andare alla ricerca di tracce che possano testimoniare la presenza di passate forme di vita sul Pianeta rosso del Sistema solare.
Il viaggio, durato 203 giorni, non è stato esente da momenti difficili e delicati come, ad esempio quello dell’atterraggio su Marte. Qualunque problema Perseverance abbia dovuto affrontare, lo ha fatto da solo poiché non vi è possibilità di intervento da Terra per correggere eventuali problemi. Già pochi minuti dopo aver poggiato le proprie “gambe” sul suolo marziano, il rover della NASA ha inviato le prime foto che, dopo soli 11 minuti, sono arrivate sulla Terra
.Si tratta di immagini a bassa risoluzione riprese una con la telecamera di navigazione interna, mentre l’altra è stata catturata con la fotocamera posteriore del rover. Queste prime immagini, che possiamo osservare qui di seguito, sono state solo una conferma dell’arrivo e del sito in cui Perseverance è atterrato.
In questi giorni, si attiveranno di volta in volta gli strumenti presenti su Perseverance, ma la missione vera e propria inizierà tra qualche giorno. L’obiettivo della missione Mars 2020 è quello di andare alla ricerca di tracce che testimonino la possibile presenza di forme di vita vissute nel passato su Marte. Perseverance, l’erede di Curiosity, per raggiungere il proprio obiettivo, raccoglierà campioni di roccia e di suolo marziano per le prossime generazioni di scienziati. Inoltre, il rover testerà tecnologie vitali per le missioni nello spazio profondo.