Ben sessantasei milioni di anni fa scomparvero per sempre i dinosauri. Ciò che però non quadra è la causa. Effettivamente nello stesso momento dell’estinzione si presentò sulla Terra un oggetto con un diametro tra i 10 e i 14 chilometri. Dall’impatto avvenuto a Chicxulub in Messico, emerse un cratere di circa 150 chilometri di diametro e 20 chilometri di profondità. Trattasi dei segni lasciati da un asteroide o da una cometa? A darci la risposta troviamo due ricercatori di Harvard.
I loro nomi sono Avi Loeb, Frank B. Baird, e Amir Siraj e hanno presentato la loro nuova ipotesi fondata su analisi statistiche e simulazioni sulla forza di gravità che producono i pianeti del sistema solare. Secondo i ricercatori una cometa proveniente dalla nube di Oort è uscita dalla rotta dal campo gravitazionale di Giove e la “forza di marea” del Sole l’ha distrutta in vari frammenti.
Asteroide: cosa è successo realmente sessantasei milioni di anni fa?
“Dobbiamo pensare a Giove come ad un flipper”, ha detto Siraj, “Il pianeta è in grado di spingere queste comete di lungo periodo su orbite che le portano molto vicino al Sole. Quando si avvicinano ad esso si ha un’alterazione della loro orbita che non è dovuta alla sublimazione del ghiaccio che le compone (che generalmente al primo passaggio è una frazione piuttosto piccola rispetto alla massa totale della cometa stessa), ma al fatto che la faccia della cometa che si mostra alla nostra stella percepisce una forza di attrazione gravitazionale molto più elevata rispetto alla parte più lontana dal Sole. Poiché le comete ruotano su se stesse abbastanza velocemente, la continua attrazione su facce diverse provoca quella che viene definita una “forza di marea” distruttiva. Il fenomeno può causare la frantumazione di una cometa, in comete più piccole. E c’è una possibilità statistica che queste comete colpiscano la Terra”.
Tale ipotesi non convince molto: innanzitutto a causa del livello di iridio trovato in tutto il pianeta che risale proprio a 66 milioni di anni fa. Va sottolineato che l’iridio, è un elemento presente negli asteroidi e non nelle comete.
Anne Trinquier del MC-ICPMS Lab Manager Ifremer, dice la sua in merito: “Tra l’altro il rapporto tra vari isotopi (atomi con identico numero di protoni, ma diverso numero di neutroni) del cromo presente nei sedimenti al confine tra Cretaceo e Cenozoico fa propendere che a cadere fosse stata proprio un oggetto più simile ad una cometa che non ad un asteroide. Per avere la certezza tuttavia, sarebbe necessario avere numerosi dati sul rapporto degli isotopi del cromo presi su varie comete”.
Insomma, vi è ancora tanta confusione ma arriveremo alla soluzione finale.