Quando parliamo di biostampa 3D stiamo facendo riferimento al processo che consente di generare strati di cellule preservando il funzionamento delle stesse per formare tessuti organici. Si tratta di una tecnica davvero innovativa e che potrebbe avere numerose applicazioni. Una curiosa applicazione di questa tecnologia è stata messa a punto in Israele dalla Aleph Farms la quale, ha utilizzato la biostampa 3D per produrre della carne in laboratorio.
La carne prodotta con il bioprinting 3D è il risultato di una coltura di cellule viventi non specializzate che sono state incubate fino a farle crescere, facendole poi specializzare in modo da ottenere la consistenza, la qualità ed il sapore di un vero pezzo di carne. Il sistema di vascolarizzazione sviluppato dagli scienziati israeliani della Aleph Farms, ha avuto il ruolo di distribuire i nutrienti nei tessuti più spessi. Ciò, ha permesso di ottenere una costata che ha le stesse identiche qualità di quella ottenuta dalla macellazione del bestiame.
Il direttore della nota azienda israeliana ha anche spiegato come, con la biostampa 3D, sia possibile creare ogni tipo di taglio di carne, con la possibilità di regolare anche tutte le caratteristiche del prodotto creato, compresa la quantità di grasso. Dunque, con il bioprinting 3D è possibile adattare la nostra carne ad ogni specifica esigenza. Nonostante questi progressi, servirà del tempo prima di riuscire a trovare la carne coltivata in laboratorio sugli scaffali dei nostri supermercati. Al momento, solo il governo di Singapore ha accettato di commercializzare i prodotti della Aleph Farms. Il prossimo ad approvare il commercio di questa carne sintetica dovrebbe essere il governo giapponese mentre noi, dovremo ancora aspettare un po’ di tempo.