Il grafene è un materiale costituito da uno strato monoatomico di atomi di carbonio che possiede una resistenza teorica del diamante e la flessibilità della plastica. È un materiale che, fino ad oggi, ha trovato davvero un incredibile numero di applicazioni: nei sistemi a semiconduttori, nell’illuminazione, nelle infrastrutture e in molti altri ambiti. Oggi, un gruppo di scienziati ha utilizzato questo straordinario materiale per creare dei nano origami le cui proprietà li rendono adatti per il loro possibile uso come microchip per i futuri dispositivi elettronici.
A presentare questi nano origami di grafene è uno studio pubblicato sulla celebre rivista scientifica ACS Nano. La ricerca in questione riporta la firma di un team di scienziati dell’Università del Sussex. Per raggiungere il loro obiettivo, i ricercatori inglesi hanno piegato strisce di grafene in modo da sbloccare le proprietà elettroniche di questo materiale. Questi nano origami potrebbero essere utilizzati per costruire microchip 100 volte più piccoli di quelli presenti oggi in commercio e, inoltre, saranno anche più veloci.
Straintronica: la deformazione del grafene per creare i nano origami
Questi nano origami hanno permesso che il grafene, un materiale bidimensionale, iniziasse a diventare tridimensionale, aprendo le porte ad una recente area di ricerca chiamata straintronica. Quest’ultima, è la condizione manifestata del grafene e da altri nanomateriali in cui una deformazione applicata permette agli elettroni di comportarsi come se fossero in un campo magnetico. Così gli studiosi hanno iniziato a creare le più svariate forme di nano origami partendo da un nanofoglio di grafene o di solfuro di molibdeno. Hanno creato delle grinze, delle bolle che poi hanno fatto scoppiare. La raccolta di queste strutture 3D del grafene ha concesso loro di capire meglio come cambiano e proprietà elettroniche dei nanomateriali in base alle forme assunte.
La cosa importante da chiarire è che i ricercatori inglesi non hanno creato dei nano chip veri e propri costruendo questi nano origami di grafene. Essi, hanno solo fornito degli approfondimenti sulla straintronica e sui dispositivi elettronici che, in futuro, potrebbero basarsi su questo innovativo e straordinario campo di ricerca della fisica.