Nonostante i mesi di pandemia, anche chi dovrebbe aver imparato a usare Zoom non lo ha appieno. Di figure imbarazzanti, errori madornali e altro il web è pieno e adesso possiamo aggiungere un altro evento molto particolare. A causa di una chiamata tramite la suddetta piattaforma, un intero consiglio di amministrazione di un distretto scolastico è stato licenziato o si è dimesso.
Succede negli Stati Uniti dove una riunione del consiglio è avvenuta su Zoom in una stanza pubblica. Durante la chiamata i vari dirigenti hanno insultato più volte i parenti pensando di non essere osservati. Non è stato così tanto che diversi giornalisti collegati hanno condiviso su Twitter molte delle parolacce. I motivi degli insulti, ovviamente non scusabili, riguardano il comportamento di alcuni genitori causato dalla chiusura delle scuole dovuta alla pandemia.
Zoom: insulti in una stanza pubblica
Ecco un paio di esempi riportati anche da altre testate: “È un peccato che vogliano prendersela con noi perché vogliono indietro le loro babysitter” e “Pu****a, se hai intenzione di chiamarmi, ti farò del male.”
Ovviamente tutto questo ha causato una sollevazione popolare tanto che in tempo zero è stata fatta una raccolta firma per far licenziare il consiglio di amministrazione e neanche il tempo di arrivare a 7.000 firme che alcuni si sono dimessi e altri licenziati. La dichiarazione congiunta da parte del consiglio:
“Siamo profondamente dispiaciuti per i commenti precedenti che sono stati fatti nella riunione del Board of Education all’inizio di questa settimana. In qualità di amministratori, ci rendiamo conto che è nostra responsabilità modellare la condotta che ci aspettiamo dai nostri studenti e dal personale, ed è nostro obbligo creare fiducia nella leadership distrettuale; i nostri commenti sono stati delusi da entrambi i punti di vista e per questo offriamo le nostre più sincere scuse.”