Cygnus X-1 è il nome del buco nero più vicino mai scoperto finora nella Via Lattea. Precisamente, dista da noi solo 6.000 anni luce e si trova nella costellazione del Cigno, da cui il nome. Alcune ricerche condotte recentemente hanno, però, portato alla luce alcune peculiari caratteristiche di questo incredibile e straordinario corpo celeste.
A descrivere alcune delle peculiarità di Cygnus X-1 è uno studio pubblicato sulla autorevole rivista Science. La ricerca in questione riporta la firma di un team di scienziati della Curtin University e dell’Icrar australiano coordinati da James Miller-Jones. Nello specifico, la ricerca si basa sui dati raccolti dal radiotelescopio americano Very Long Baseline Array (Vlba). Si tratta di una rete di una decina di parabole distribuite su tutto il territorio degli USA.
Cygnus X-1 è stato scoperto nel lontano 1964 e oggi, grazie a queste nuove osservazioni, gli astronomi hanno potuto ottenere un identikit più dettagliato di questo buco nero. Esso si trova nella costellazione del Cigno e possiede una massa che sembrerebbe essere circa 20 volte quella del Sole. Inoltre, Cygnus X-1 ruota davvero molto velocemente, con una velocità vicina a quella della luce e più veloce di qualsiasi altro buco nero scoperto finora.
I dati oggi a disposizione su Cygnus X-1, mettono dunque in discussione quanto finora ipotizzato dagli astronomi riguardo la formazione di buchi neri come questo come stadio finale dell’evoluzione di stelle morenti. Si tratta di nuovi dati molto interessanti e che saranno presto implementati da quelli in arrivo dal più grande radiotelescopio del mondo, lo Square Kilometre Array (Ska), una rete di parabole collata tra l’Australia e il Sudafrica. Insomma, non ci resta che aspettare perché, di sicuro, ne vedremo delle belle!