L’uomo vive sulla Terra, immerso nei suoi paesaggi con la possibilità di sfruttare tutte le risorse e le bellezze che la natura gli offre. Ma dobbiamo stare molto attenti al comportamento che ogni essere umano assume nei confronti della natura e delle bellezze che questa ci offre. Sembrerebbe infatti che più della metà dei fiumi presenti oggi nel mondo sia alterata proprio a causa dell’uomo e delle sue attività che stanno rischiando di mettere in pericolo la loro biodiversità.
A lanciare questo allarme è uno studio pubblicato sulla rivista Science da un team di scienziati dell’Università di Tolosa (Francia). Per valutare l’impatto delle attività antropiche sulla biodiversità nelle diverse regioni della Terra, i ricercatori hanno creato un indice specifico denominato CCBF. Quest’ultimo, si calcola prendendo in considerazione sei parametri. Essi lo hanno applicato ai dati di 2.456 bacini fluviali dimostrando che oltre la metà dei fiumi analizzati ha subito forti ripercussioni in termini di biodiversità, soprattutto nelle regioni temperate.
Sebbene i fiumi ed i laghi occupino solo l’1% della superficie terrestre, sono custodi di una parte importante della biodiversità globale, compreso un quarto dei vertebrati del pianeta. Ma le attività dell’uomo, ormai sempre più sconsiderate, stanno minacciando fortemente questi ecosistemi, fondamentali anche per l’uomo stesso. Tutto questo ci fa capire come noi esseri umani, sulla Terra, siamo solo degli ospiti. Non possiamo concederci il lusso di depauperare le bellezze e le risorse che il nostro Pianeta ci offre. Ciò, perché non solo mettiamo a repentaglio la biodiversità dei fiumi e degli altri ecosistemi che ci circondano, ma rischiamo di mettere a repentaglio la nostra stessa esistenza. Ricordiamocelo, la Terra non ha bisogno di noi per vivere, ma noi abbiamo necessariamente bisogno di lei per poter rimanere in vita.