Il Sars-CoV-2 ha già mietuto 2 milioni e mezzo di vittime in poco più di un anno di circolazione, e infettato ben 110 milioni di persone su tutto il globo terrestre. A fronte dell’inizio della più grande campagna di vaccinazione mai intrapresa dall’umanità (sia in termini di urgenza sia in termini numerici), appare lecito chiedersi se l’impiego di quest’arma sarà sufficiente a sconfiggere del tutto il virus e ad eliminarlo completamente.
Spoiler: la risposta è no. E lo è per diversi motivi, che ora andremo ad elencare e spiegare.
Covid, la vaccinazione non basterà a sconfiggere il virus
Premesso che la vaccinazione già ora appare disomogenea, considerando che ai Paesi in via di Sviluppo è indirettamente precluso l’accesso alle dosi (per via della scarsità di risorse economiche con cui finanziarne l’acquisto), questa misura non sarà sufficiente a contrastare il Covid.
Per considerare una malattia infettiva pienamente sotto controllo, infatti, bisognerebbe raggiungere quantomeno quella che gli studiosi definiscono “immunità di gregge”: essa consiste in una determinata percentuale di popolazione mondiale che abbia ricevuto il vaccino o che abbia contratto il Covid, al punto da risultare immune ad una reinfezione o alla trasmissione del virus.
Inizialmente gli esperti concordavano nel definire soddisfacente un grado di immunità pari al 60-70%. Le attuali condizioni rispetto all’insorgere della pandemia, però, sono molto cambiate, e ora si parla addirittura di dover raggiungere l’immunità nel 90% della popolazione mondiale per arrestare la circolazione del Coronavirus anche nelle sue varianti. Il virus e le sue mutazioni – variante inglese, sudafricana, brasiliana – appaiono troppo diffusi per poter assicurare una vera e propria immunità e garantire che il virus venga totalmente debellato (come avvenne invece per il Vaiolo grazie all’attenta e massiccia campagna di vaccinazione promossa dall’OMS).
Lo scenario più probabile vede il virus diventare endemico, come le influenze stagionali, con il relativo vaccino di cui diverrà probabilmente necessario effettuare il richiamo periodicamente (soprattutto nei soggetti più a rischio). Di tanto in tanto si continuerà a sentire di qualche nuovo focolaio, che andrà gestito ed eliminato con prontezza e tempestività affinché non oltrepassi i confini della comunità in cui si è presentato.