Per avere una dimensione di tale fenomeno basti pensare che nel 2019 le truffe di questo genere erano circa 4’000; la stessa cifra, nel 2020, si è raggiunta in appena quattro mesi. Ciò che rende tanto pericolose le truffe come il vishing è la facilità con cui possono essere attuate oltre che la possibilità di fornire al truffatore completo accesso al proprio conto corrente.
Nello specifico il vishing consiste nello spaccarsi per l’operatore di un istituto bancario o di una compagnia telefonica; una volta stabilito il contatto con la vittima il finto operatore cercare con una scusa diversa ogni volta, che sia la promessa di un bonus o il rischio di una multa, di entrare in possesso dei dati personali dell’utente preso di mira.
L’unico modo per proteggersi da questo genere di truffe e non fornire mai dati personali a nessun operatore; compagnie telefoniche e istituti bancari infatti non autorizzano mai i propri operatori a fare questo genere di richieste. Se si riceve una chiamata di questo tipo la cosa migliore è riattaccare immediatamente il telefono e effettuare quanto prima una segnalazione presso la Polizia Postale.