Chernobyl da sempre ha esercitato un certo fascino nell’immaginario di tutti. Capire come possa essere successo un tale disastro e toccarne con mano le conseguenze accendono il desiderio di visitare la città vittima del peggior incidente nucleare della storia. Inoltre non è da meno l’attraente silenzio che si può sperimentare comminando dentro questa città fantasma quasi del tutto abbandonata.
La rivista Breaking Travel News ha fatto un ottimo lavoro raccogliendo tutte le informazioni necessarie per organizzare un tour. I costi del tour in linea di massima si aggirano intorno ai 600 euro a persona. Poi bisogna calcolare anche tutti i permessi per potervi accedere.
Nonostante Chernobyl sia stata, in un certo senso, resa più sicura, bisogna tenere presente che è ancora una delle città più pericolose al mondo. Su Google si possano trovare un numero incredibile di tour organizzati. Nonostante ciò è bene ricordarsi che non si sta pianificando una visita allo zoo safari. La prima cosa da fare prima di scegliere un’agenzia è verificarne le certificazioni e analizzarne le recensioni. Si possono consultare forum come TripAdvisor per capire il livello di gradimento di chi si è affidato a quel tour operator.
Altra cosa importante, una volta scelta la compagnia, è chiedere il programma dettagliato della visita a Chernobyl. Questo è importante anche per confrontare i posti da visitare con il livello di pericolosità della zona. Inoltre un elemento fondamentale per una buona riuscita è il numero dei partecipanti. Infatti un numero ridotto garantisce una maggiore attenzione e cura del tour operator.
Indispensabile è conoscere bene le misure di sicurezza. Durante il tour di quattro giorni, che è quello consigliato, ci sarà anche un addestramento. Tuttavia occorre essere già a conoscenza di come vestirsi e quale comportamenti evitare. La zona è radioattiva quindi niente pantaloni corti e scarpe aperte anche se fa caldo.
Infine può essere utile anticipare il viaggio vedendo alcuni documentari su Chernobyl che entrano nel vivo dei luoghi del disastro. Ce ne sono diversi ma pochi sono tra i più significativi.