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Contatori modificati: ecco cosa rischia chi commette questa truffa

Rubare è un reato perseguito dalla Legge Italiana. Tra le varie definizione che la Treccani menziona ce n’é una che ben si addice alla truffa dei contatori modificati. Recita così: rubare “indica di norma un’azione compiuta senza ricorrere alla violenza, ma usando la destrezza e l’astuzia, il sotterfugio e l’inganno”. Servirsi di mezzi come la truffa del magnete o la manomissione di contatori per risparmiare in bolletta è un furto vero e proprio. Se scoperto ci sono conseguenze penali. Ecco cosa rischia chi commette questo reato.

 

La truffa dei contatori modificati: un reato che ha conseguenze penali

Non ci sono dubbi e le condanne che si sono susseguite in questi anni lo confermano: la truffa dei contatori modificati è un reato che ha conseguenze penali. Tutti coloro che, attraverso un magnete o la manomissione di un software, riducono i reali consumi dell’energia elettrica stanno commettendo un furto.

Quali sono le conseguenze penali che rischia chi commette questo reato?

La più grave è una denuncia penale di furto aggravato. Infatti utilizzare mezzi illegali per risparmiare sul consumo dell’energia con la truffa dei contatori modificati è grave. Questa azione è punita secondo gli articoli 624 e 625

del codice penale. Si parla di una multa che può andare dai 103 ai 1.032 euro e fino a 6 anni di reclusione.

Sebbene l’utente si dimostri collaborativo pagando tutto ciò che ha sottratto nei mesi o negli anni, dovrà comunque affrontare un procedimento penale. Inoltre pagare quanto si è frodato al fornitore dell’energia elettrica viene inteso come ammissione della colpa.

Il truffatore rischia anche una denuncia civile da parte della società che gli fornisce il servizio. Il reato contatori modificati, come già detto, è un furto vero e proprio. Quindi l’operatore può rifarsi sull’utente inviandogli una bolletta non solo dei presunti consumi rubati, ma anche dei danni.

La truffa dei contatori modificati con magnete o attraverso la manomissione del software non è una buona idea. Meglio accedere ad un possibile risparmio affidandosi alle numerose offerte che i fornitori di energia elettrica propongono.

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Pubblicato da
Osvaldo Lasperini