Sky è nuovamente alle prese con beghe legali a causa della multa assegnatale dall’Antitrust per pratiche scorrette verso i clienti durante il periodo Covid.
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) avrebbe infatti imputato al colosso delle teletrasmissioni di non aver riconosciuto, a seguito della sospensione delle partite in diretta e di altre competizioni sportive causa Covid, la rimodulazione dell’offerta ai clienti o il rimborso automatico del canone dei pacchetti in questione.
Per la precisione, si tratta di Sky Sport e Sky Calcio, per abbonarsi ai quali i clienti devono corrispondere mensilmente la cifra di 7,60 euro ciascuno, per un totale di 15,20 euro mensili.
Essendo interrotta la trasmissione in diretta – e venendo quindi meno uno dei principi su cui si basa il contratto – Sky avrebbe dovuto offrire autonomamente i rimborsi spettanti ai clienti, fino alla ripresa delle competizioni.
Sky, maxi-multa da AGCM per il mancato rimborso delle quote ai clienti durante il periodo Covid
I clienti hanno infatti dovuto continuare a pagare in maniera del tutto invariata, per via del vincolo che li legava all’abbonamento sottoscritto, nonostante una netta diminuzione dell’offerta in termini di programmi e dirette.
Non sufficiente neppure lo “Sconto Coronavirus“, considerato dall’AGCM come la seconda pratica illegale cui Sky ha fatto ricorso in questi mesi – e che costituisce il secondo capo d’imputazione da parte dell’Antitrust.
Questa operazione infatti presenterebbe un nome e una dinamica ingannevole, dal momento che la società avrebbe omesso o comunque fornito in maniera parziale e non rapida informazioni in merito alla possibilità di aderire alla promozione. A questa si aggiunge una terza pratica scorretta, che riguarderebbe la difficoltà materiale di sottoscrivere lo “Sconto Coronavirus”: non solo la procedura risultava bloccata e difficilmente accessibile, ma poteva essere avviata solo online, non offrendo ai clienti altre vie per beneficiarne.
Sky, come richiedere il rimborso per i servizi non goduti
L’Antitrust però non può garantire ai consumatori un rimborso, in quanto la multa va a colpire la società e non ha effetti sul singolo consumatore. L’unica strada percorribile tramite un ente per accedere al rimborso corrisponde a rivolgersi all’Adiconsum, che sta avviando una raccolta dei nominativi degli abbonati Sky che non hanno ricevuto indietro le somme in questione.
Nel frattempo si può agire autonomamente inviando una richiesta scritta a Sky, tramite Pec o raccomandata a/r, citando nella richiesta la sanzione disposta da Antitrust e chiedendo immediatamente il rimborso dovuto.