Negli anni gli utenti si sono spaventati, per così dire, all’idea di un aumento del costo degli abbonamenti. Che si tratti di Netflix o di Amazon Prime non cambia, ma a questo giro si parla ancora di Spotify. L’aumento negli Stati Uniti per questo servizio streaming per canzoni e altri contenuti audio si è già palesato sugli abbonamenti famiglia e ora sembra che toccherà pure a quelli singoli.
Questa tendenza di aumento di prezzi ormai sta diventando realtà. Proprio Netflix ha aumentato leggermente il costo dei cartellini in alcuni paesi e così anche Disney + appena un anno dopo lo sbarco globale del servizio. Il motivo dietro a questa scelta c’è il fatto il numero dei contenuti è aumentato esponenzialmente, nell’ultimo soprattutto grazie all’arrivo di Starz.
Spotify: l’aumento dei prezzi
Per Spotify è la stessa cosa. Negli anni i contenuti si sono moltiplicati con anche l’arrivo dei podcast i quali sono molto seguiti. Il problema riguarda anche la concorrenza visto che nel frattempo sono aumentate le alternative a questa piattaforma e alle altre storiche. Questo implica una battaglia dei prezzi per aggiudicarsi i diretti sulle canzoni e gli altri contenuti.
Come detto ci sono i podcast che stanno attirando una fetta nuova di utenti tanto che Spotify sembra intenzionata a dare vita a un abbonamento solo dedicato a questi per un costo di 3,99 dollari al mese. Al momento comunque l’aumento è pensato solo per gli Stati Uniti, ma è pensabile che arriverà anche da noi.
Da un lato molti utenti potrebbero sentirsi scoraggiati dal continuare a pagare abbonamenti più costosi per darsi alla pirateria, ma c’è da sottolineare un aspetto importante. Non sono aumentati randomici, ma sono mirati all’aumento dei contenuti. Rispetto ad anni fa i contenuti si sono moltiplicati mentre il prezzo è rimasto più o meno stabile.