Nel campo dell’astronomia fa capolino una incredibile scoperta: prima che una stella venisse divorata da un buco nero, nel suo ultimo respiro, alcuni scienziati hanno identificato un neutrino ad alta energia.
A descrivere la straordinaria scoperta è uno studio pubblicato sulle pagine della autorevole rivista scientifica Nature Astronomy. La ricerca in questione riporta la firma di un team di scienziati dell’Università di New York e del centro di ricerca Desy. Nello specifico, gli studiosi hanno identificato un neutrino ad alta energia proprio nell’ultimo “respiro” di una stella che veniva divorata da un buco nero. Si tratta di una scoperta davvero interessante poiché potrebbe aiutare a capire meglio la fisica d queste misteriose e microscopiche particelle.
Di fatto, gli scienziati credono che i buchi neri siano degli acceleratori di particelle naturali piuttosto potenti da riuscire a proiettare nello spazio numerosi neutrini ad alta energia. Per il loro lavoro, i ricercatori americani e tedeschi hanno utilizzato modelli al computer e diversi telescopi, sia spaziali che terrestri, grazie ai quali essi hanno potuto ricostruire il viaggio compiuto da questo neutrino.
Il viaggio del neutrino rilasciato dalla stessa avrebbe avuto inizio ben 700 milioni di anni fa, quando sulla Terra iniziavano ad evolversi i primi animali. Fu proprio un buco nero a proiettarlo nel cosmo dopo aver, letteralmente, divorato una stella. Il buco nero aveva una massa pari a circa 30 volte quella del Sole e si trova nella costellazione Delfino. Il viaggio intrapreso dal neutrino si sarebbe poi concluso nell’Ottobre del 2019 esattamente al Polo Sud, dove è stato catturato dal cacciatore di neutrini IceCube, immerso nei ghiacci antartici.
La scoperta in questione è davvero interessante e, probabilmente, ci consentirà di far finalmente luce sull’origine di questo neutrino cosmico e di tutti gli altri che viaggiano nello spazio.