Per fortunata però i contatori sono sempre più all’avanguardia anche per difendersi da queste attività illecite. Gli ultimi modelli addirittura rendono completamente impossibile l’applicazione di questa truffa. In tutti i casi la grande difficolta sta nel fatto che i contatori, una volta aperta la scocca, mandano una notifica di avviso al distributore di energia elettrica con cui si è sottoscritto un contratto. In tal senso sembrano molto più efficaci le truffe che agiscono direttamente sui programmi software.
L’utilizzo di tecniche come quella del magente sul contatore è, a tutti gli effetti, una truffa ai danni della società di distribuzione. Se dunque avete intenzione di utilizzare questo stratagemma è bene che sappiate i rischi a cui andate in contro.
Nel caso in cui si venisse scoperti, il codice penale parla di una multa che va da 103 fino a 1’032 euro a cui si possono aggiungere dai 6 mesi finta ai tre anni di reclusione. Per di più nel caso in cui un utente, si venisse colti in flagranza di reato e si decidesse di pagare quanto dovuto alla compagnia questo non porterebbe all’interruzione del processo. Anzi questo comportamento verrebbe considerato come un’ammissione di colpa da parte dell’utente.