A partire dal 1° marzo 2021 terminerà definitivamente il periodo di maggiore tolleranza dal punto di vista fiscale. Questo comporterà inevitabilmente, per tutti i contribuenti ancora in debito nei confronti del Fisco, di dover corrispondere le somme mancanti pena l’avvio dei procedimenti per more e richiami, nonché pignoramenti.
Inizialmente, sarebbe dovuto concludersi già il 31 luglio 2020: le proroghe disposte successivamente (al 31 Agosto, al 31 Ottobre, al 31 Dicembre e al 28 Febbraio) hanno offerto ai contribuenti un lasso di tempo più ampio per potersi riprendere dal momento di crisi e ricevere gli adeguati ristori, prima di corrispondere le somme dovute.
Pignoramenti e imminente invio delle cartelle esattoriali: torna in piena attività la macchina fiscale
Con il ritorno al regime fiscale consueto, anche terzi potranno richiedere i pagamenti sino ad ora rimasti congelati. Ad esempio, nel caso dei mutui, le rate sono state dilazionate maggiormente in questi mesi (se non addirittura bloccate) per consentire ai cittadini di poter effettuare i pagamenti in tempi più propizi.
Ora, però, anche le banche che hanno concesso i mutui potranno tornare ad esigere che i clienti corrispondano le rate congelate a partire da subito.
Sul versante Fisco, si parla di 50 milioni di pratiche che saranno inviate nel corso dei prossimi due anni, per cui è comunque previsto uno scaglionamento e una ripresa graduale per lo smaltimento delle cartelle e degli avvisi sino ad ora sospesi.
Nessun ulteriore rinvio, dunque, nonostante molti cittadini ci abbiano sperato anche per questo mese: come stabilito dal Decreto Milleproroghe, convertito in legge qualche giorno fa dopo l’approvazione in Senato, l’Agenzia delle Entrate potrà riprendere appieno le proprie attività.