I viaggi nel tempo sono una fantasia che sfiora da sempre le menti di scienziati, scrittori e registi che hanno rappresentato in miriadi di film, cartoni animati e serie TV, storie in cui è possibile viaggiare nel tempo. Le teorie sono molte e tutt’oggi si studia per capire se questa teoria possa mai diventare realtà. All’interno di serie come Doctor Who, il quale si sposta con la sua particolare macchina del tempo chiamata TARDIS, si parla di teorie secondo le quali sia possibile viaggiare proprio grazie a dei cristalli, ma cosa sono questi cristalli temporali, nella realtà?
Cosa sono i cristalli temporali e in che modo viaggiano nel tempo
Come i cristalli che conosciamo e che si trovano in natura si ripetono sempre uguali nel loro spazio, per cristallo temporale si intende una particolare struttura che nel tempo si ripete sempre uguale. Immaginiamo un vero a proprio cristallo come ad esempio un rubino o un fiocco di neve: la struttura di entrambi è sorprendentemente simmetrica e geometrica, ma presenta delle piccole disomogeneità nelle estremità. Metaforicamente parlando, proprio come questi cristalli, un cristallo temporale può presentare delle differenze che rompano questa simmetria nello spazio, trovandosi in questo modo, con alcuni atomi che lo compongono, in più punti nello stesso momento. È un concetto alquanto complesso, a cui si aggiunge anche un’altra parte di teoria: in che modo queste strutture possono viaggiare nel tempo?
I cristalli temporali possono muoversi senza però assorbire energia, poiché si tratta di miscele di ioni intrappolati, che per questa ragione si muovono anche girando costantemente su loro stessi, senza bisogno di consumarne. Un articolo di Popular Mechanics del professor Grigori Volovik, il quale insieme al fisico finlandese Vladimir Eltsov e al dottorando Samuli Autti ha studiato un quasi-cristallo, spiega come i tre siano riusciti a trasformarlo in un cristallo completo. Sebbene nel momento attuale non ci siano elementi per poter affermare che i viaggi nel tempo saranno possibili, il professore afferma che questi cristalli potrebbero intanto essere in grado far realizzare rilevatori di campi magnetici, nonché a costruire computer quantistici molto più avanzati di quelli attuali. Se non sarà possibile a breve termine viaggiare nel futuro, sarà sicuramente più probabile avanzare in esso grazie alla tecnologia.