Ne abbiamo a bizzeffe di device che offrono un output visivo e tattile ai nostri comandi. Il più classico degli esempio sono gli smartphone Android ed iOS ma non sono da meno anche televisori, ChromeBook, notebook, tablet, convertibili e chi più ne ha più ne metta.
Guardare uno schermo macchiato è fastidioso e poco igienico. Il controluce, tra le altre cose, crea un fastidio che si ripercuote con la stanchezza visiva
. Bisogna prestare molta attenzione alla pulizia delle componenti, verso cui non ci si deve porre con detergenti o sgrassanti aggressivi che rischiano di mandare prematuramente in pensione tutto.Come prima cosa occorre staccare l’alimentazione per evitare che i liquidi a contatto generino un cortocircuito. A questo punto è necessario dotarsi di un pennello di medie dimensioni ed un panno elettrostatico in grado di trattenere anche le più piccole particelle di sporco e polvere.
A questo punto usiamo il pennello per rimuovere le impurità creatisi negli interstizi delle porte USB e nei cavi di collegamento. Ora col panno passiamo delicatamente e senza esercitare alcuna pressione sulla superficie del display. Per aloni persistenti basta inumidire leggermente il panno con detergenti specifici o fai da te (basta una miscela 50/50 di aceto bianco ed acqua). Cosa importante è che il liquido non venga a contatto con il monitor.
Tutti questi procedimenti valgono sia per smartphone che per altri componenti elettronici sensibili di tipo tattile o puramente visivo. Altamente sconsigliati prodotti a base di alcool, carte assorbenti e fazzolettini.