Non siamo abituai a sentire la parola arresto in relazione a Tesla. Dopo i voli pindarici che hanno visto l’azienda di Elon Musk investire in Bitcoin 1,5 miliardi di dollari, pare che ora si trovi nei guai. E non certo per l’investimento nella moneta digitale. Ecco cosa è successo a Tesla e perché in molti sembrano essere preoccupati.
Da diversi giorni Tesla ha bloccato le linee produttive della sulla sua Model 3 in California. Ed è proprio questa notizia che ha allarmato i più nel mondo dell’automotive. Tutto nasce da una lettera che la Casa di Palo Alto avrebbe inviato ai suoi dipendenti. Pubblicata dal periodico francese L’Usine Nouvelle, contiene l’indicazione che la produzione di questo modello subirà un blocco dal 22 febbraio al 7 marzo.
Cosa ha fatto preoccupare i più? L’assenza delle motivazioni che hanno portato Tesla a prendere questa decisione. Anche se si tratta di pochi giorni nulla garantisce che vengano rispettate le scadenze e che fra qualche giorno tutto torni alla normalità.
Quali potrebbero essere i motivi che hanno spinto Tesla a prendere questa decisione? Non dobbiamo dimenticare che l’episodio sta coinvolgendo lo stabilimento sito in California. Quindi uno dei problemi potrebbe essere rintracciato nelle eccezionali nevicate che hanno colpito alcune zone degli Stati Uniti. Questo, come una reazione a catena, avrebbe rallentato l’approvvigionamento di materiali necessari per proseguire nella produzione della Model 3. Infatti a essere colpite dal maltempo sono stati proprio i fornitori di prodotti automotive delle fabbriche dei Big di Detroit e di altre aziende nei dintorni.
Un’altra ipotesi potrebbe riguardare invece la scarsa disponibilità di chip montati sulle diverse centraline delle auto di Tesla. Se così fosse il problema potrebbe estendersi anche ad altri modelli.
Insomma sembrerebbe tutto sotto controllo, ma pensando ai numeri di Tesla, un blocco di questo tipo rischia di influenzare quasi certamente i risultati delle vendite relativi ai primi due trimestri.