Con l’arrivo sul mercato della RTX 3060 e l’introduzione della Radeon RX 6700 XT, il territorio della fascia media di prossima generazione è completo. Ora sarà la RTX 3080 Ti ad attirare l’attenzione del pubblico. Ma cosa sappiamo dell’oggetto misterioso di NVIDIA? Obiettivo di numerose indiscrezioni che hanno ripetutamente mescolato le carte in tavola, il 3080 Ti occuperà un posto tra i top della sua categoria, con solo l’RTX 3090 che gli resta superiore.
Come le sorelle di fascia alta, anche la 3080 Ti avrà una GPU Ampere GA102 con architettura a 8 nanometri e un design rinnovato dei core grafici. La scheda potrebbe avere 10240 CUDA Core, 80 Ray Tracing Core e 320 Tensor Core, posizionandola molto più vicino al 10496 CUDA Core RTX 3090 rispetto al 3080, che ha 8704 CUDA Core.
Con i suoi 12 GB di GDDR6 VRAM, l’RTX 3060 ci aveva fatto immaginare che il taglio giusto per la nuova Ti sarebbe stato quello da 20 GB, ma anche su questa scheda NVIDIA potrebbe optare per la formula magica dei 12 GB di VRAM, questa volta, invece, del tipo GDDR6X, molto più performanti di quelle adottate sulla neonata 3060. La velocità delle memorie sarà di 19 Gbps come per la RTX 3080, su bus a 384 bit, mentre non si conoscono per ora le frequenze di funzionamento.
Dopotutto, le eccezionali prestazioni dell’RTX 3070 alla risoluzione di 1440p con solo 8 GB di memoria video dedicata, confermano che in questa generazione la quantità di memoria video richiesta è molto inferiore a quanto si possa immaginare.
Sul fronte dei consumi non dovremmo vedere alcuna variazione rispetto a schede della stessa fascia, con un TGP di 320 W.
Queste specifiche, se confermate, renderanno la 3080 Ti una delle GPU più potenti lanciate da NVIDIA nell’ultimo periodo, un problema visto l’interesse dei miner per le schede video da gioco.
Sebbene NVIDIA abbia chiarito che il blocco contro il mining non sarà incluso nelle schede video già lanciate sul mercato, il 3080 Ti dovrebbe arrivare con lo stesso algoritmo del 3060, che promette di dimezzare le sue prestazioni di mining per Ethereum.
Il 3080 è in grado di offrire prestazioni molto convenienti nel mining, riuscendo a raggiungere una media di circa 6 euro al giorno utilizzando la blockchain di Ethereum. Numeri interessanti, soprattutto al prezzo di listino al quale il 3080 viene offerto da NVIDIA.
Se il 3080 Ti avesse un potenziale simile al 3080, dimezzare le prestazioni di mining lo collocherebbe al di sotto del 3070 e persino del 3060 Ti, rendendolo molto scomodo soprattutto a causa della fascia di prezzo. Nell’RTX 3060 il blocco sembra fare quello che aveva promesso, con prestazioni di mining inferiori anche rispetto all’ultima generazione.