Una brutta notizia ha sconvolto tutti i fan della fortunata miniserie La Regina degli Scacchi su Netflix. In sole 4 settimane è stata vista da più di 64 milioni di utenti. Un record esagerato che ha portato in alto questo titolo, ma che ora sembra precipitare senza possibilità di sopravvivenza. Ecco tutti i dettagli di ciò che nessuno avrebbe mai voluto sentirsi dire sul futuro di Beth Harmon.
Ci sarà un seguito per La Regina degli Scacchi? “L’ultima scena sembra una bella nota per concludere lo spettacolo, quindi non sono sicuro se vogliamo continuare e rispondere a questa domanda. Forse possiamo semplicemente lasciare che il pubblico immagini cosa verrà dopo”. È questa la dura e cruda risposta di William Hoserberg, produttore esecutivo di questa miniserie.
Non è difficile capire che la brutta notizia riguarda proprio la possibilità di una seconda stagione. Tuttavia pare che per Beth Harmon, sugli schermi, non ci sarà un futuro. La Regina degli Scacchi sembra essere destinata a finire così con – attenzione spoiler – la vittoria contro l’indiscusso campione degli scacchi russo Borgov
.Davvero una brutta notizia per tutti i fan che speravano di vedere un seguito. Infatti sono in molti ad essersi innamorati di questa bambina prodigio che ha dovuto lottare non solo con i suoi incubi, ma anche con la dipendenza da alcol e psicofarmaci. La Regina degli Scacchi si è rivelata non solo una serie TV, ma un’incredibile storia che insegna a tutti quanto il passato, pur brutto che sia, può non necessariamente influire sul futuro.
Al contrario però pare che tutti dovremo esserne vittima perché il futuro de La Regina degli Scacchi pare non ci sarà proprio. Questo nonostante nonostante il desiderio espresso anche dal cast che vorrebbe poter lavorare a La Regina degli Scacchi 2.
Proprio Anya Taylor-Joy ha dichiarato: “Adoro il personaggio e tornerei sicuramente se me lo chiedessero”. Quindi forse qualche speranza c’è ed è sempre l’attrice protagonista a lasciare una porta aperta: “Se ho imparato qualcosa lavorando in questo settore è mai dire mai“.