Un nuovo stop ai pignoramenti e alle scadenze perentorie lato Fisco potrebbe profilarsi all’orizzonte tramite il decreto Sostegno, attualmente in fase di studio e scrittura dall’Esecutivo.
Il governo Draghi, inizialmente restio a prorogare ulteriormente la scadenza del già lungo periodo di tolleranza fiscale, in adozione dallo scorso anno, sembrerebbe optare nuovamente per questa soluzione. Una scelta quasi obbligata, per certi versi, considerando le restrizioni attualmente in vigore e il danno economico che stanno procurando ai lavoratori dei settori colpiti.
La prima scadenza del periodo di tolleranza fiscale era stata fissata al 31 luglio 2020, per poi essere posticipata attraverso i vari decreti fino allo scorso 28 febbraio. Sembrava imminente un cambio di passo, ma a 10 giorni dalla scadenza spunta fuori che potrebbe essere individuato un ulteriore periodo cuscinetto al fine di offrire ai cittadini più tempo per rimettersi in sesto prima di rispondere alla perentoria “chiamata” del Fisco.
I termini di pagamento, nel nuovo decreto, potrebbero essere prorogati al 30 aprile 2021,
comprendendo anche il blocco ai pignoramenti su stipendi e pensioni.Resta in vigore la possibilità per il Fisco di notificare le cartelle esattoriali: ciò che cambia è la maggiore flessibilità nelle scadenze dei pagamenti, sospendendo di fatto i termini di pagamento e fissandoli più in avanti. Chi si trova a ricevere una cartella notificata dall’Ente Riscossione potrà dunque decidere di non pagare subito la somma in questione: i canonici 60 giorni entro i quali va corrisposto il pagamento indicata dal Fisco partiranno dal 30 aprile 2021 (ossia dalla scadenza del periodo cuscinetto), consentendo alle categorie che hanno più risentito del calo nei profitti di riprendere fiato e organizzarsi in più tempo.
Per quanto concerne le rate di rottamazione, così come il saldo e stralcio, in scadenza nel 2020, i cittadini avranno tempo fino al 31 luglio per procedere con il pagamento. Per quelle in scadenza nel 2021 (con termine quindi al 28 febbraio, 31 marzo, 31 maggio e 31 luglio), il pagamento sarà possibile invece fino al 30 settembre.