Rendere un prodotto completamente compatibile con altri penalizza la personalizzazione e ne limita le possibilità di chi lo ospita. Questo potrebbe essere il caso di Android che come sistema operativo punta ad essere ospitato da più dispositivi possibili tra smartphone e tablet. Purtroppo però con questa scelta Google non riesce a creare un ambiente totalmente sfruttabile dalle potenzialità davvero incredibili di alcuni dispositivi.
Infatti sono diverse le situazioni in cui la grande potenza di uno smartphone si scontra con Android che ne limita l’espressione. Ma è proprio la massima compatibilità che gli utenti cercano? Ecco perché questa soluzione non sempre risulta essere la migliore.
Android e la sua massima compatibilità: ecco i pro e i contro
Puntare alla massima compatibilità di Android per la vasta gamma di dispositivi esistenti, bisogna ammetterlo, è stata una sfida non facile. Per questo Google merita davvero un encomio. Tra l’altro tale soluzione ha permesso ai diversi produttori di smartphone di risparmiare nella ricerca e nello sviluppo.
Effettivamente tutto ciò ha un valore positivo, perché permette di concentrarsi sull’innovazione di ciò che riguarda l’hardware con processori annessi e connessi, insieme a RAM e spazi di archiviazione.
Tuttavia la nota dolente è che questi sforzi spesso non trovano soddisfazione perché Android, dovendo garantire funzionalità su tutti i dispositivi, non riesce a sfruttare al massimo la “potenza” e alcune peculiarità di certi dispositivi. Soprattutto tra i top di gamma.
Nondimeno può succedere esattamente il contrario. Ovvero Android permetterebbe alcune finezze che però certi smartphone non sono in grado di sfruttare o se le sono dimenticate. Vuoi perché manca la cosiddetta comunicazione oppure perché le app accettate da Google su Play Store sono davvero tante.
È il caso del wide color. Android supporta questa funzionalità già da molto tempo. Questo vorrebbe dire che tutte le app ad oggi, con il supporto del device che le ospita, dovrebbero essere in grado di sfruttare questa opzione. In sostanza ogni app potrebbe gestire i colori al melglio per rendere l’esperienza utente ancora più fantastica. Questo perfezionerebbe l’uso di certi videogame oppure di piattaforme streaming come Netflix o Amazon Video.