I colori dei fiori possono cambiare in relazione al clima dell’ambiente in cui si trovano diventando più o meno intensi in relazione alle variazioni di parametri come la temperatura e l’umidità.
A dimostrarlo è uno studio recente pubblicato sulla celebre rivista Proceedings of the Royal Society B da un team di scienziati della Clemson University (South Carolina). Per il loro lavoro, gli scienziati americani hanno messo a confronto i colori di quasi 2.000 fiori conservati negli erbari di vari musei con i dati del clima degli ultimi 125 anni. I fiori, appartenenti a 12 specie diffuse nel Nord America, sono stati studiati in maniera dettagliata soprattutto alla luce dei dati bioclimatici del mese e dell’anno durante i quali è avvenuta la loro raccolta.
I risultati dello studio hanno dimostrato che le piante analizzate hanno reagito ai cambiamenti climatici in modi piuttosto diversi. Infatti, le specie di piante che avevano vissuto aumenti importanti della temperatura aveva dei colori molto meno intensi. Al contrario, i colori dei fiori delle piante che avevano sofferto un considerevole aumento della siccità erano molto più accesi. Nonostante i cambiamenti climatici determinino il cambiamento dei colori dei fiori delle piante, ciò non rappresenta necessariamente un male poiché la natura reagisce naturalmente a quello che accade nell’ambiente. Dunque, i cambiamenti climatici non devono sempre essere visti come un qualcosa di sicuramente dannoso per la natura ma, sicuramente, è un qualcosa a cui bisogna prestare sempre attenzione.
Inoltre, in un altro lavoro, lo stesso team di scienziati ha anche dimostrato come, a livello globale, l’assottigliamento dell’ozonosfera ha determinato un aumento della pigmentazione dei colori dei fiori che assorbono raggi ultravioletti, con possibili ripercussioni sul comportamento degli insetti impollinatori.