eRosita è un telescopio spaziale per l’osservazione astronomica nei raggi X costruito dal Max Planck Institute for Extraterrestrial Physics in Germania. Attualmente questo telescopio spaziale sta mappando la volta celeste nella banda dei raggi X per un periodo di 7 anni. L’obiettivo degli astronomi è quello di misurare l’energia oscura attraverso la struttura e la cronologia dell’evoluzione dell’Universo tracciata da ammassi di galassie. Ma se questo è l’obiettivo scientifico primario di eRosita, qualche giorno fa questo telescopio, ha permesso di individuare il più grande relitto di una supernova mai osservato nei raggi X.
A riportare la straordinaria scoperta è un lavoro in via di pubblicazione sulla rivista Astronomy and Astrophysics. La ricerca in questione riporta la firma di un team di scienziati dell’Istituto Max Planck che hanno collaborato insieme a ricercatori dell’INAF a Bologna. Il resto di questa supernova sarebbe il frutto di una esplosione di una stella massiccia giunta alla fine della sua vita e copre un’area di cielo circa 90 volte più grande delle dimensioni apparenti della Luna.
Ogni sei mesi, eRosita è riuscito a scandagliare con notevole sensibilità tutta la volta celeste cosa questa, che lo rende davvero un telescopio spaziale unico nel suo genere. Grazie a questo suo lavoro è riuscito ad osservare oggetti e fenomeni che altri strumenti difficilmente riescono a fare. Infatti, proprio grazie a questo telescopio è stato possibile individuare il più grande resto di supernova mai osservato fino ad ora nei raggi X. Si tratta di una scoperta a dir poco sensazione che suggerisce che potrebbero esserci molti altri oggetti simili vaganti nella volta celeste che aspettano solo di essere visti da occhi attenti come, ad esempio, quelli di eRosita.