Quanti antichi guerrieri avrebbero mai pensato di poter sconfiggere il nemico utilizzando solo carta e penna? Nessuno, ma con l’era digitale oggi un intero sistema può essere messo ko. È l’esilarante scoperta pubblicata dalla compagnia OpenAI. L’intelligenza artificiale infatti sarebbe vulnerabile ad un semplice post-it scritto a mano. Ecco di cosa si tratta.
Un’incredibile scoperta ha rivelato come l’intelligenza artificiale possa essere facilmente imbrogliata con pochi euro. Infatti non servono particolari strumenti costosi, bastano un semplicissimo foglio di carta e una penna per mettere in difficoltà questa tecnologia.
Prima di conoscere quale sia stata la scoperta è bene capire cosa sia di preciso l’Intelligenza Artificiale. Stando a quanto indicato dal dizionario De Mauro sarebbe un “insieme di studi e tecniche che tendono alla realizzazione di macchine, specialmente calcolatori elettronici, in grado di risolvere problemi e di riprodurre attività proprie dell’intelligenza umana“. In modo più semplice Wikipedia la definirebbe “l’abilità di un computer di svolgere funzioni e ragionamenti tipici della mente umana”.
Si usa il condizionale perché dare una definizione su cosa sia l’intelligenza artificiale è davvero un compito impegnativo che andrebbe a comprendere parecchie sfaccettature. Chiarito in parte cosa sia questa particolare tecnologia in merito a quanto scoperto da OpenAI non c’è nulla da preoccuparsi. La falla che è stata rilevata non riguarda l’intelligenza artificiale per le auto
a guida automatica. Infatti come spiega la compagnia questo sistema chiamato Clip è in fase sperimentale e non è ancora utilizzato in campo commerciale.È l’agenzia di informazione multimediale Ansa.it a chiarire quanto scoperto. “L’esperimento mostra come ad esempio una sega elettrica venga correttamente riconosciuta come tale da sola, ma se vi si disegna sopra un simbolo del dollaro per l’algoritmo diventa un salvadanaio.”.
Qual è la definizione di questi attacchi all’intelligenza artificiale? Sono proprio gli esperiti della compagnia che ha portato avanti l’esperimento a dirlo. “Chiamiamo questo tipo di attacchi attacchi tipografici. Abbiamo visto che si può sfruttare la capacità del sistema di leggere molto bene i testi, al punto che basta una fotografia di una frase scritta a mano per ingannarlo”.