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OVH, datacenter va a fuoco a Strasburgo: le conseguenze arrivano in Italia

È di pochissimi giorni fa la notizia del maxi incendio di un datacenter dell’azienda OVH. Un evento che non solo ha preoccupato le cronache, ma ha anche sollevato un problema. Infatti le conseguenze di questo incendio avvenuto a Strasburgo sono arrivate in Italia. Diversi comuni hanno accusato disagi importanti non riuscendo a erogare servizi di Pubblica Amministrazione. Che sia l’incendio del datacenter di OVH oppure no, sta di fatto che secondo alcuni esperti occorre velocizzare il passaggio ad un cloud pubblico. Ecco tutti i dettagli, quali criticità sono emerse e come si è espresso il ministro all’innovazione Vittorio Colao.

 

OVH: va a fuoco un datacenter, conseguenze in diversi comuni italiani

Pavia, Cattolica e Trapani sono i principali tre comuni colpiti, forse, dalle conseguenze di un incendio divampato presso la OVH a Strasburgo. Questa azienda è famosa per i suoi servizi cloud. Infatti a bruciare è proprio stato un suo datacenter che ha creato rallentamenti e problemi ai comuni sopracitati e diverse altre attività.

Il noto quotidiano nazionale la Repubblica, proprio in un articolo pubblicato il 10 marzo ha citato un post che il Comune di Pavia

aveva pubblicato su Twitter proprio in merito alla vicenda OVH. “Si informa che, a seguito dell’incendio al datacenter di #OVH, che ospita i server di numerosi enti pubblici e privati, il sito del Comune e l’email istituzionale sono fuori servizio. I tecnici del fornitore, in comunicazione con quelli comunali, sono al lavoro per ripristinarli”.

Stessa cosa per il Comune di Cattolica che ha twittato: “A seguito di un incendio presso il datacenter di OVH, azienda multinazionale che ospita i server di numerosi enti pubblici e privati in 17 Stati (tra cui l’Italia), il sito internet del Comune di Cattolica è momentaneamente fuori servizio. I tecnici sono al lavoro per ripristinare le funzionalità sospese”.

Non è la prima volta questa, e non è stata certo solo OVH a creare problemi fino ad oggi.  Infatti alcuni comuni italiani avevano affrontato una situazione simile. Ecco perché proprio Vittorio Colao ha sottolineato la necessità di accelerare e finanziare la “migrazione degli enti su un cloud pubblico nazionale“. Così da scongiurare un’altra situazione come quella da poco affrontata a causa dell’incendio del datacenter di OVH.

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Pubblicato da
Osvaldo Lasperini
Tags: cloudovh