Sembra essere tornati nelle settimane che hanno preceduto il primo vero crollo di valore del Bitcoin nel dicembre 2017. In quei giorni il valore continuava a fluttuare in maniera importante, ma sempre puntando verso l’alto. È così anche in questo periodo e dopo un crollo il 21 di febbraio ecco che è tornato a salite. A tre settimane di distanza ecco il nuovo record, abbattuto il muro dei 60.000 dollari a token.
Nel frattempo il valore è sceso, ma di pochissimo, appena sopra i 58.000 dollari a Bitcoin; a guardare il valore in euro rimane comunque sopra un muro importante, 50.000 euro. Un nuovo valore record che non sembra essere minimamente la fine e gli analisti continuano a parlare di nuove vette. Si parla di 100.000 dollari un paio di anni fa e ci credono ancora ora.
L’aumento del valore dei Bitcoin farà piacere, un eufemismo, per gli investitori e gli entusiasti di tale criptovaluta, ma per gli altri può essere un incubo. Soprattutto per quanto riguarda le schede video, questo è di per sé un problema, così come per i processori. Se da un lato le GPU non sono richieste per questa moneta nello specifico, il valore trascina anche le altre e la domanda di questi componenti aumenta.
La carenza di chip globali non sta favorendo e di conseguenza la situazione attuale è disastrosa. Il valore dei Bitcoin sale, le schede video disponibili scendono sotto lo zero e chi vuole assemblarsi un computer da gaming non può fare altro che guardare il vuoto o spendere il triplo del valore originale.