È allarme wardriving. Infatti in Italia questa pratica sta mettendo in serio pericolo la connessione Wi-Fi di casa di tutti. Ecco di cosa si tratta, perché è pericoloso e 5 consigli per proteggersi.
Prima di descriverne i pericoli, è necessario dare una definizione al wardriving. Lo spiega bene Watch Endpoint Security, l’evoluzione della ben nota azienda Panda Security. Sul suo sito ufficiale infatti così definisce questa specie di truffa.
“Tecnicamente, si definisce wardriving la pratica di spostarsi con un veicolo per una zona alla ricerca di reti Wi-Fi non protette, a cui segue la mappatura degli access point trovati. I wardriver utilizzano sia hardware che software per rilevare i segnali Wi-Fi in una certa zona. Una volta localizzate le reti, registrano la posizione e inviano le informazioni a dei siti o app che creano mappe digitali delle reti Wi-Fi“.
Quale può essere il pericolo? Il wardriving ha sostanzialmente 3 obbiettivi:
Ma come ci si può proteggere da questa pratica ai limiti della legalità, ma che sicuramente reca danni al malcapitato che ne cade vittima?
Anche se la maggior parte dei wardriver non ha obbiettivi criminosi, queste mappature delle reti Wi-Fi possono diventare terreno fertile per i cybercriminali. Di conseguenza diventa necessario applicare qualche contromisura per non correre questo rischi.
Ecco 5 semplici consigli pubblicati sul sito di Panda Security da attuare per proteggere la propria rete Wi-Fi dalla pratica del wardriving.