Noi tutti abbiamo sentito parlare, soprattutto negli ultimi anni, di bitcoin e Rete Bitcoin, il famoso network di criptovalute molto apprezzato, dal momento che, i bitcoin grazie alla loro intrinseca natura, permettono la totale anonimità delle parti in transazione, cosa molto apprezzata soprattutto nel deep web e che in pochi anni ha portato ad una diffusione davvero massiva della moneta con la creazione di enormi fabbriche votate al mining.
Per chi non lo sapesse, il mining è un processo matematico, votato alla risoluzione di un problema di natura prettamente logica, che in cambio di tanta potenza di elaborazione per la decifrazione di un hash, ricompensa il miner con dei bitcoin, cosa che ha ovviamente portato ad una vera e propria corsa alla potenza di calcolo, trovata nelle GPU, divenute vera e propria preda da parte di tutti coloro che hanno deciso di fare un investimento nella criptovaluta.
Bill Gates lancia l’allarme
A quanto pare però, non tutti sono così entusiasti dell’enorme spred subito dai bitcoin, in questo caso parliamo di un nome eccellente, Bill Gates, padre fondatore di Microsoft, il quale, a fronte del suo rinnovato interesse verso le tematiche ambientali, ha sottolineato come il bitcoin inquini decisamente troppo, effettuare una transazione in bitcoin infatti, richiede una mole di energia che nessun altro tipo di transazione digitale al mondo richiederebbe mai.
Tutto ciò è ovviamente legato alla struttura della rete su cui si basa il funzionamento del bitcoin, la blockchain, la quale, per validare delle transazioni in blocco, richiede un’enorme potenza di calcolo, presa ovviamente dalle farm, i cui consumi energetici sono a dir poco mostruosi e si traducono, in circa 300Kg di CO2 emessi per singola transazione, quantitativo che con transazioni normali si raggiungerebbe a soglia 750.000 effettuate, valore quindi ben diverso.