Sono diversi i Paesi membri dell’Unione Europea che stanno chiedendo la definizione di una data entro la quale veicoli a benzina e diesel non dovranno più circolare. Lo scenario che si apre piace a molti, ma spaventa ai più. Soprattutto in un periodo dove l’economia non se la sta passando bene a causa della pandemia da Covid-19. Tuttavia urge una soluzione volta a risolvere i gravi problemi dovuti all’inquinamento atmosferico, tra cui il riscaldamento globale. Ecco cosa sta succedendo tra i vertici UE e quando potrà essere fissata la data in cui si dirà addio a diesel e benzina.
Al via la completa elettrificazione del parco auto in Europa: addio diesel e benzina
Pare proprio che quanto previsto in merito al futuro per i veicoli elettrici si stia avverando. Diversi Paesi membri tra cui Danimarca, Olanda, Lituania, Belgio, Lussemburgo, Austria, Irlanda, Grecia e Malta stanno chiedendo di stabilire un programma preciso. L’obbiettivo è poter definire quando ci sarà il definitivo addio per i veicoli alimentati a benzina e diesel.
Ovviamente lo scoglio più importante da superare sono coloro che acquistato i mezzi di trasporto. Non tutti sono ancora propensi ad abbandonare diesel o benzina per scegliere un’auto elettrica. A tal proposito si è espresso il ministro per il clima della Danimarca Dan Jørgensen. “Dobbiamo accelerare la transizione verde del trasporto stradale e, nella veste di legislatori, inviare segnali chiari ai produttori di automobili e ai consumatori di tutta l’Unione Europea”.
Chiaro è che, per raggiungere tale obbiettivo, bisognerà agire sui motivi che spingono molti a preferire ancora benzina o diesel invece delle auto elettriche. In sostanza è necessario sviluppare la rete di ricarica per i veicoli elettrici e accelerarne i tempi aumentando anche l’autonomia di percorrenza con una carica. Sono infatti troppi i divari tra diesel o benzina ed elettrico.
Comunque il fine di tutta questa operazione sarebbe quello di ridurre della metà i gas serra entro il 2030 e arrivare ad avere solo veicoli ad emissioni zero entro il 2050.