Nonostante negli ultimi giorni sia stata messa spesso in discussione la notizia secondo cui alcuni sviluppatori siano riusciti a bypassare l’hashrate limiter delle nuove NVIDIA GeForce RTX 3060, poche ore fa è apparsa online la conferma ufficiale.
Non si tratta né di una modifica del BIOS né dei driver della scheda. I miner cinesi, di fatto, sono riusciti a superare il Limiter imposto da NVIDIA sulla RTX 3060 senza effettuare alcuna operazione invasiva.
Stando a quanto riportato dagli screenshot postati su Twitter da PCWatch, i test dei miner si sono basati sul mining di Ethereum su daggerhashimoto sul pool di Nicehash. Come c’era da aspettarsi, però, i ragazzi di PCWatch hanno deciso di non divulgare la procedura effettuata, presumibilmente per ovvie ragioni di tipo legali e non. Tuttavia, però, questi ultimi hanno precisato che si tratta di una procedura relativamente semplice.
Analizzando accuratamente lo screenshot postato è emersa tutta l’efficacia delle nuove RTX 3060, le quali raggiungono quasi i 50 MH/s con un consumo di soli 110W. Secondo quanto riportato, nel corso delle prove l’algoritmo è stato lasciato attivo per più di 8 minuti, il che dimostra effettivamente il bypass del blocco e la stabilità della scheda video.
Alcune conferme arrivano anche da NVIDIA che, proprio oggi, si è espressa in merito alla faccenda affermando quanto segue: “Un driver per sviluppatori ha inavvertitamente incluso del codice, usato per lo sviluppo interno, che rimuove il limitatore di hashrate sulle RTX 3060, in alcune configurazioni della scheda. Il driver è stato rimosso“.