Privacy

Sono in molti ad utilizzare le emoticon nei messaggi da inviare ai propri contatti. Non solo è un modo divertente per dare colore e tono a un testo, ma sono utili anche per renderlo più comprensibile e immediato. È da questa idea che il Garante per la protezione dei dati personali ha proposto di introdurre l’uso delle emoticon nelle informative per la privacy. Ecco quale sarebbe la novità e perché potrebbe rivelarsi molto utile e pratica.

 

Emoticon personalizzate per semplificare le informative sulla privacy

In una nota il Garante per la Privacy “chiede dunque a sviluppatori, addetti ai lavori, esperti, avvocati, designer, studenti universitari e a chiunque sia interessato, di inviare un set di simboli o icone capaci di rappresentare la totalità degli elementi che, a norma degli articoli 13 e 14 del Regolamento europeo, devono essere contenuti nell’informativa”.

Ecco il nuovo concorso indetto dall’Autorità per poter selezionare tre set di simboli e emoticon che meglio possono semplificare la lettura delle informative sulla privacy. L’obbiettivo è quello di fornire materiale utile per aiutare gli utenti a comprendere meglio come verranno utilizzati i loro dati personali. Questo permetterà loro di poter decidere in maniera consapevole cosa rendere disponibile e cosa no.

Ovviamente questo può essere utile sia che si tratti di un sito informativo, sia marketing, comunicazione di informazioni a terzi o profilazione commerciale. La privacy è un argomento importantissimo e oggi ancora di più visti i pericoli nascosti nella rete. Poter leggere informative e condizioni chiare e comprensibili grazie alle emoticon renderà tutto più facile.

Partecipare all’iniziativa “Informative chiare” è molto facile. Le idee con le emoticon realizzate per le informative sulla privacy dovranno essere inviate al Garante entro e non oltre il 30 maggio 2021. Le proposte dovranno essere presentate in formato elettronico all’indirizzo email icone@gdp.it. Il regolamento è consultabile sul sito ufficiale dell’Autorità.

Insomma una bella iniziativa che sarà sicuramente di aiuto per tutti coloro che fanno fatica a capire cosa sia nascosto dietro termini e condizioni sulla privacy. Un’idea vincente di questi tempi dove, ad esempio, il privacy gate di Whatsapp ha allontanato molti utenti dall’applicazione. Senza parlare poi del nuovo pericolo scoperto in merito a molte Skill di Amazon Alexa.

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