Quello delle truffe telefoniche rimane purtroppo uno dei problemi non ancora sdoganati. Tantissimi i casi di malcapitate vittime che lamentano un prosciugamento del proprio conto bancario dopo aver ricevuto delle telefonate.
Si tratta di Vishing, termine tecnico utilizzato per indicare la truffa messa in atto da chi, attraverso chiamate e messaggi vocali, cerca di rubare dati sensibili. Ecco cosa fare per proteggersi.
Truffe telefoniche, tutto quello che c’è da sapere sul Vishing
I truffatori sono ormai divenuti astuti e si informano in largo anticipo della condizione delle vittime. Spesso fingono di essere parenti oppure minacciano con la forza, facendo di tutto per ottenere accesso alle coordinate bancarie.
Se ricevete una chiamata sospetta, il monito principale rimane quello di avvertire prontamente la Polizia Postale e non fornire alcun dato sensibile. Nessuna compagnia telefonica e nessuna banca, infatti, chiede dei soldi in anticipo.
Il Vishing è purtroppo aumentato in maniera esponenziale anche durante questo difficile periodo di emergenza sanitaria. Molti truffatori, infatti, hanno cercato di ingannare le vittime parlando di test rapidi o promettendo delle vaccinazioni.
Un’altra soluzione, molto utilizzata, è quella di utilizzare delle specifiche applicazioni che bloccano chiamate provenienti da numeri sconosciuti. In questo caso avete molte più chance di preservare il vostro conto bancario.
Ma il Vishing non è soltanto l’unica truffa in circolazione: esiste anche il Pishing, che riguarda l’utilizzo di messaggi di testo, e lo Smishing. L’obiettivo rimane il medesimo, ovvero quello di prosciugare il conto dei malcapitati.
Prudenza e massima attenzione rimangono quindi i consigli principali per non incappare in queste situazioni spiacevoli.