Il programma cashback è al centro dell’attenzione pubblica nel corso degli ultimi giorni. Come abbiamo anticipato anche su queste pagine, è in atto la discussione politica circa una possibile cancellazione di questa misura volta a favorire i pagamenti con carta di credito e con carta di debito.
La possibile cancellazione del cashback potrebbe essere giustificata anche da alcune anomalie, scoperte da alcuni partecipanti e da tecnici stessi dell’Agenzia delle Entrate. E’ emerso che tante persone cercano di arrivare al super cashback da 3000 euro con tecniche discutibili.
Il super rimborso dal valore di 3000 euro è previsto per i primi 100mila italiani che, sia nel primo sia nel secondo semestre del 2021, effettuano il maggior numero di operazioni con carte di credito e moneta digitale.
Le classifiche aggiornate del cashback parlano chiaro. Allo stato attuale, il primo in classifica del programma volto al super rimborso effettua una media di 36 transazioni al giorno. Il sospetto è che queste operazioni siano influenzate da pratiche non lecite.
Tanti esperti sono sicuri che tutti coloro che occupano le prime posizione della graduatoria cashback stiano utilizzano la tecnica degli acquisti dilazionati. Con spese di pochi centesimi al giorni, i partecipanti riuscirebbero così a consolidare la posizione utile per il rimborso di 3000 euro.
Quest’appunto sul cashback potrebbe portare nell’immediato ad una serie di modifiche per il programma, con la possibilità di inserire una soglia minima per le spese con carta di credito o conto corrente, al fine di disincentivare un ripetuto numero di operazioni dal valore irrisorio.