Oggi più che mai le truffe telefoniche e telematiche non smettono di perseguitare gli utenti. Nell’ultimo anno sono aumentati a dismisura i casi di phishing e vishing, due tipologie di raggiro con cui si tende direttamente o indirettamente a svuotare il credito o – peggio ancora – il conto degli utenti.
La strategia utilizzata è sempre la stessa: si manda una mail o una comunicazione allarmante e si chiede all’utente di intervenire inserendo i propri dati per accedere al banking online. Se il phishing però viene più spesso riconosciuto dagli utenti, il vishing appare più subdolo. Conoscere come si presenta è la strategia migliore per evitarlo.
Vishing, cosa fare quando ricevete queste chiamate
Sempre più di frequente gli utenti si ritrovano chiamate da numeri sconosciuti, la cui localizzazione spesso recita “Inghilterra”, “Tunisia” o altri Paesi europei ed extraeuropei. Se si ha la tentazione di rispondere e si alza la cornetta, dopo qualche istante di silenzio la comunicazione viene interrotta dall’altra parte. Questo per indurre l’utente a ristabilirla, richiamando il numero in questione.
Stessa cosa se si trova la chiamata persa da parte di uno di questi contatti.
L’utente non sa, però, che questi numeri rimbalzano su call center a pagamento, e che una volta che vengono ricontattati vanno a sottrarre denaro direttamente dal proprio credito residuo. In un servizio de Le Iene, per testare e mostrare il funzionamento della truffa, il giornalista è arrivato a farsi sottrarre ben 15 euro di traffico telefonico. Il peggio arriva qualora l’utente si ritrova attiva l’opzione di ricarica automatica, che va a ripristinare il credito telefonico direttamente dal conto dell’utente.
Quando arriva una chiamata da questi numeri è pertanto preferibile ignorarla completamente, e se si vuole, bloccare anche il contatto da cui proviene (anche se nuove chiamate arriveranno da altri numeri).