Di recente, Il Sole 24 Ore ha lanciato ufficialmente l’allarme Wardriving per le reti WiFi casalinghe, le quali sono sempre più prese di mira dagli smanettoni di PC pronti ad attaccarsi a reti di altre persone. Ovviamente, tutto ciò è illegale, ed è purtroppo molto semplice da mettere in atto, essendo che i software specifici si trovano facilmente sul web e sono disponibili per diverse piattaforme (e sono addirittura gratuiti).
Uno di questi è KisMac, che è uno strumento di rilevamento della rete wireless per MacOSx ed ha una vastissima gamma di funzionalità, anche se non è proprio adatto per chi è inesperto. Servono dei software specifici, dunque un PC o uno smartphone che ha una scheda di rete compatibile con lo standard wireless 802.11, un’antenna che opera sulla banca 2.4 GHz e app per la rilevazione di ricezione del segnale WiFi. In questo modo, il Wardriving è in atto.
WiFi: come proteggersi dal Wardriving in cinque semplici mosse
Dopo che è stato lanciato l’allarme, è ora estremamente conveniente proteggere la rete WiFi di casa nostra tramite alcuni consigli. A fornirceli è Panda Security, e sono in tuto 5: il primo è quello di verificare e dopo attivare un sistema di crittografia, ossia un protocollo tra quelli disponibili per la propria rete, tra questi WPA, WPA2 e WEP.
È utile cambiare la password predefinita del router, andando ad usare un’autenticazione a più fattori. Cosa buona e giusta anche l’impostazione di una seconda rete WiFi dedicata, che permette di condividere l’accesso con utenti e dispositivi “sicuri”, rispetto a quelli sconosciuti.
Infine, si può ricorrere anche a un firewall per la protezione dell’access point, che può essere molto utile contro qualche attacco hacker o qualche malware. Infine, è bene ricordarsi di installare tutti gli aggiornamenti disponibili al fine di non perdere delle possibili patch di sicurezza.