Tenere pulita una piattaforma così utilizzata come Facebook non è affatto semplice. Da un lato si potrebbe però adottando misure che molti utenti non approverebbero, visto che queste richiederebbero accesso a più informazioni, mentre con il non fare niente si continuerebbe a far peggiorare la situazione. In un caso o nell’altro la compagnia ci perde sempre.
Facebook, per fortuna, cerca comunque di mantenere la piattaforma un po’ più pulita e lo ha dimostrato verso la fine dell’anno. Nuovi dati rivelano che tra ottobre e dicembre sono stati eliminati ben 1,3 miliardi di account. Per la quasi totalità sono account finti usati per truffare o diffondere false informazioni.
Questo è il risultato di un lavoro enorme. Se da un lato esiste il controllo automatico, quest’ultimo risulta spesso non utile quando si parla di account finti. A causa di tutto ciò diventa quindi importante l’intervento umano ed ecco che entrano in campo oltre 35.000 addetti al controllo
che si dividono in turni per avere una copertura 24 ore su 24.Lo stesso sforzo di Facebook tramite la forza lavoro umana ha permesso di rendere la piattaforma anche un po’ più libera dalla disinformazione sull’attuale pandemia. Purtroppo i contenuti creati ogni giorno sono così tanti che l’effettivo risultato si vede poco. Anche se sono stati cancellati 12 milioni di post disinformativi, molti altri sono ancora in piedi.
Facebook è cresciuto tantissimo in pochissimi anni e questo ha reso più difficile adottare man mano misure in grado di prevenire lo scempio che si nasconde nei meandri più reconditi della piattaforma. Tutti additano la compagnia di fare abbastanza quando in realtà è solo lo specchio dell’odierna società.