Alcuni mesi fa, qui su Tecnoandroid, abbiamo parlato di come le banche potrebbero non poter più decidere di chiudere un conto corrente con recesso unilaterale. Probabilmente non è ancora entrato in vigore questo provvedimento visto che diversi clienti della Banca Fineco si trovano nella situazione opposta.
In sostanza alcuni correntisti si sono visti recapitare tramite raccomandata o PEC una “Proposta di modifica unilaterale di contratto ai sensi dell’art. 118 del decreto legislativo n. 385/93“. Che poi tanto proposta non è visto che Fineco chiuderà i loro conti per ben 3 motivi che vi elenchiamo.
Sono 3 i motivi per cui Fineco vi sta chiudendo il conto
I motivi scatenanti questa decisione sono 3. In realtà per Fineco quello principale pare essere uno solo: le giacenze stagnanti di importi superiori a 100mila euro. Per la Banca queste sono solo spese vive. Da qui gli altri 2 motivi che hanno spinto questo Istituto di Credito a prendere l’iniziativa nei confronti di alcuni suoi clienti.
- Chi ha 100mila euro o più in giacenza sul conto;
- I clienti che non hanno attivato nessuna forma di finanziamento o che non l’hanno mai utilizzata. Fa eccezione la carta di credito;
- Nessuna forma di investimento attiva.
Quindi Alessandro Foti, amministratore delegato di Fineco, eserciterà il diritto della Banca di recedere ai contratti in essere che rispondo in modo affermativo a uno dei tre punti soprammenzionati.
Ovviamente tale comunicazione arriverà almeno due mesi prima della risoluzione, così che il correntista possa trovare un’alternativa a Fineco. Ovviamente qualsiasi avviso venga recapitato non deve assolutamente essere ignorato. Soprattutto il consiglio è quello di andare a rivedere quelli già inviati nei giorni scorsi perché potrebbe essere sfuggito a qualcuno.
La chiusura di questi conti è volontà della BCE
Pare però che non sia sola iniziativa di Fineco quella di chiudere questi conti correnti. Infatti, come indicato dalla Banca nella comunicazione, è stata proprio la BCE ad adottare queste nuove indicazioni per spingere nella direzione di una ripresa economica veloce. Insomma la moneta deve girare affinché possa essere stimolata l’economia.