Continua il caso delle mascherine Ffp2 prodotte da aziende cinesi e certificate CE da una società turca che sembrano non essere realmente a norma. L’articolo era finito sulle pagine del Corriere della Sera il 28 febbraio e aveva suscitato non poco scalpore. Le polemiche si sono poi diffuse e una certa insicurezza generale ha colpito tutti.
Sono molti oggi i consumatori a chiedersi se le mascherine che si acquistano online o nella grande distribuzione siano realmente a norma CE. Una domanda lecita anche perché prima del risparmio, in questi casi viene la sicurezza. In gioco infatti c’è la vita delle persone che potrebbero contrarre il Covid-19. Ecco come riconoscere la certificazione incriminata e come proteggersi.
Scegliere i giusti dispositivi di protezione individuale è importantissimo tanto nel mondo del lavoro, quanto in questa situazione di emergenza sanitaria per il Coronavirus. Soprattutto se si scelgono mascherine Ffp2 che, rispetto a quelle chirurgiche, se a norma dovrebbero fornire maggiore protezione.
Come proteggersi da possibili contraffazioni o pericolose certificazioni CE che non vedono corrispondenza con il prodotto nella confezione? Risponde Paolo D’Ancona, medico epidemiologo dell’Istituto Superiore di Sanità.
“Le mascherine Ffp2 vanno sempre acquistate in canali ufficiali, come le farmacie o i supermercati, controllando che all’esterno ci sia scritto ‘a norma Uni En149:2001‘, per essere sicuri che si tratti proprio di una mascherina Ffp2. E bisogna diffidare in caso si evidenzino difetti di qualità
, come la mancata aderenza al volto, il distacco degli elastici o forme differenti tra una mascherina e l’altra. Una Ffp2 deve aderire bene al volto e la qualità deve essere costante. Quando ci sono difetti che saltano agli occhi bisogna sospettare“.La società turca che avrebbe certificato le mascherine Ffp2 incriminate potrebbe anche non essere direttamente colpevole. Al contrario l’azienda produttrice cinese avrebbe potuto scambiare il prodotto vendendo altro rispetto a quello che effettivamente era stato certificato. Per ora non ci è ancora dato sapere, si avranno risposte definitive di colpa sulla faccenda solo attraverso la stessa Universal Certification.
È un’azienda italiana ad aver contestato queste mascherine Ffp2 e occupandosi di import-export dalla Cina ha giustamente chiesto l’anonimato. Quelle incriminate riportano il marchio CE 2163. Non solo sono in vendita online presso i più grandi e-commerce, ma come si può vedere dalla foto anche nelle grandi e note catene di supermercati.
Insomma, prima di acquistare un prodotto di questo tipo è indispensabile informarsi e verificare se effettivamente tutto corrisponde a quanto indicato dalla normativa e dall’ente certificatore. Quindi fare la spesa online è un’ottima soluzione in tempi di Covid-19, ma in merito a certi prodotti occorre fare particolare attenzione.