Incredibile notizia ha fatto il giro del mondo in questi giorni. Un meteorite dal peso di circa 1 Kg sarebbe caduto in Molise e più precisamente a Temennotte di Sant’Agapito. Questo è quanto hanno rilevato i ricercatori di Rete Prisma insieme all’Istituto Nazionale di Astrofisica.
Importanti saranno le ricerche per il ritrovamento iniziate ieri 22 marzo 2021. La notizia ufficiale è arrivata proprio il giorno in cui il più grande asteroide ha sfiorato la Terra. Tuttavia questo frammento di meteorite non raggiunge grandi dimensioni. Sembra sia caduto il 15 marzo sera e il luogo indicato per il possibile ritrovamento è frutto di un’attenta analisi della sua traiettoria che ha attraversato l’Italia centro meridionale.
Ovviamente tra le prime voci preoccupate sono quelle del primo cittadino Giuseppe Di Pilla che, in un’intervista al Messaggero, ha detto: “Ho avvisato subito i cittadini, a Temennotte vivono circa 250 persone. Potrebbero imbattersi nel bolide. Dalle coordinate che mi sono state fornite dalla Rete Prisma, la caduta sarebbe avvenuta verso il fiume e l’area dello svincolo per Sant’Agapito sulla Statale 85”. Infatti è importantissimo spiegare come potrebbe essere fatto questo meteorite e quanto prezioso
sia il frammento da analizzare.Non mancano anche le dichiarazioni pubblicate da Rete Prisma sul suo sito ufficiale in merito al meteorite. “Dall’incrocio dei dati risulta che il piccolo corpo celeste è entrato in atmosfera a una quota di circa 80 km e ha proseguito per una lunghezza totale di 61 km percorsi in 5.3 secondi con una inclinazione di 84°, una traiettoria quasi verticale. L’altezza e la velocità finale è risultata rispettivamente di 19,8 km e di soli 2,8 km/s, valori che depongono a favore per l’arrivo al suolo di un meteorite con massa stimata di circa 1 kg”.
Ma quanto sono importanti questi ritrovamenti per la ricerca? A questa domanda ha risposto Daniele Gardiol, Primo Tecnologo dell’Inaf, sempre in un’intervista al Messaggero. “Sono importanti per lo studio della Terra e della nostra vita. La gran parte degli oggetti asteroidali non si è modificata molto dalla nascita del sistema solare. Ci portano materiale primordiale. Avere più meteoriti a disposizione consente di studiare l’evoluzione del sistema solare e verificare anche la validità dei nostri modelli”.