Modalità e contenuti delle nuove normative sulla privacy sono messe in discussione a tal punto che la rispettiva implementazione sta subendo dei ritardi senza precedenti. Inoltre, sono numerosi gli utenti che si stanno rifugiando su Telegram e Signal. La ciliegina sulla torta è una richiesta recente indirizzata a WhatsApp da parte del governo indiano. Quest’ultimo sollecita l’azienda a rimuovere del tutto la nuova politica. In caso contrario, gli enti governativi provvederanno a bannare l’app.
La nuova politica è stata annunciata un paio di settimane e tra gli elementi più critici c’è la condivisione dei dati con Facebook. Inoltre, l’app ha anche fissato una scadenza ora prorogata che richiederebbe agli utenti di accettare i nuovi termini di servizio entro l’8 febbraio per continuare a utilizzare la piattaforma. In risposta, il Ministero dell’elettronica e della tecnologia dell’informazione (MEITY
) in India ha scritto al CEO di WhatsApp per richiedere il ritiro definitivo di queste nuove modifiche. La lettera include diversi punti duri, uno dei quali mette in discussione l’Unione europea in cui la politica sulla privacy rimane invariata.Con oltre 400 milioni di utenti, l’India rappresenta il più grande mercato di utenti per WhatsApp. Inoltre, gioca un ruolo strategico l’investimento di Facebook che ammonta a 5,7 miliardi di dollari e coinvolge una delle più grandi società di telecomunicazioni in India. Il governo indiano ha dunque presentato una contro-dichiarazione per impedire a WhatsApp di rilasciare il nuovo aggiornamento, in vigore tra due mesi. Secondo il deposito, la società non ha affrontato concretamente le preoccupazioni emerse sulle nuove normative.