Il più grande colosso nel campo delle GPU è senza ombra di dubbio Nvidia, l’azienda californiana infatti guida da sempre il mercato con le proprie soluzioni grafiche ad alte prestazioni e nell’ultimo anno ha ribadito il concetto, la serie RTX 3000 ha infatti sbaragliato la concorrenza, offendo prestazioni che hanno fatto sbavare tutti, ma proprio tutti, tra cui i miners, ai cui occhi le schede della serie 3000 sono apparse così fantastiche da averli portati nel tempo a depauperare il mercato, lasciando i gamers a bocca asciutta.
Ciò negli ultimi mesi, ha portato Nvidia ad una decisione storica, ovvero l’implementazione di un limitatore di hash rate direttamente nei drivers e nel BIOS della RTX 3060, blocco che tra l’altro dovrebbe essere inserito anche nelle sorelle maggiori di nuova fattura. Una presa di posizione forte ma che, non ha significato l’abbandono dei miners, comunque clienti di Nvidia, la quale ha deciso di accontentarli creando una serie di schede pensata proprio per il mining, prive di uscite video e con una migliore gestione dei voltaggi.
Tempo fa vi parlammo della scheda pensata per il lavoro professionale, la NVIDIA Ampere A100, basata sul chip grafico GA100, che misura ben 826mm² ed è composto da 54,2 miliardi di transistor, stampato sul nodo FinFET a 7nm di TSMC.
La scheda con a bordo questo chip offre ben 6.912 CUDA core accompagnati da 432 Tensor core e supportati dalla presenza di 40GB di memoria HBM2E su un’interfaccia a 5.120 bit per una larghezza di banda fino a 1.555GB/s, dei valori davvero assurdi.
Un prodotto di questo genere potrebbe davvero fare faville nel mercato dei miners, dal momento che offrirebbe delle prestazioni mai viste prima.
Per farvi un’idea, pensate che la RTX 3090, attualmente top di gamma gaming, con 24GB di memoria GDDR6X ed una larghezza di banda pari a 936,2GB/s, arriva a 115-120MH/s in Ethereum usando l’algoritmo Daggerhashimoto, immaginate ora a quanto potrebbe arrivare la scheda con chip GA100 che offre invece una bandwidth di ben 1,6TB/s.